martedì 16 novembre 2010

Meno bamboccioni, più autonomia? Il Governo si sbrighi a fare quattro cose semplici

Gli ultimi dati sullo stato dei giovani italiani, ci raccontano di giovani sono sempre più famiglia-dipendenti e sottolineano come più è alta la dipendenza dalla famiglia di origine e meno sia la capacità di proseguire i progetti autonomamente (vedi http://www.repubblica.it/economia/2010/11/15/news/patucchi_inchiesta-9120145/?ref=HREC1-5).
In questa crisi economica globale la famiglia sta assumendo il ruolo di vero ammortizzatore sociale. La famiglia d’origine - per chi ce l'ha e può contarci - funge come “un’ancora di salvezza economica”. La difficoltà a farsi una vita propria non fa che aumentare. E per chi viene da famiglie disagiate o con un reddito medio-basso, in più la vita si fa veramente dura.
Un dato ancora più allarmante se si pensa, come emerge dai dati della Banca d'Italia, che anche in Italia sono in aumento le famiglie che si reggono su un solo stipendio.
Del resto, la crisi non ha fatto sconti ai giovani: l’ingresso nel mondo del lavoro risulta difficile o impossibile, i posti di lavoro sono sempre meno e coloro che avevano contratti atipici si sono ritrovati a richiedere i sussidi della disoccupazione ordinaria e ridotta.
Il nostro Paese, vive una crisi che non è solamente economica ed occupazionale, ma anche culturale e governativa. 
Noi giovani chiediamo principalmente quattro cose semplici:
  • Diritto allo studio, possibilità di crescita formativa  e professionale.
  •  Lavoro dignitoso e pagato decentemente
  • Tu Forme di tutela per il lavoratori con contratti non tradizionali e rigore sull'uso delle forme contrattuali e delle partite iva da parte delle aziende.
  •  Politiche a sostegno dell'affitto e dell'acquisto della casa per i giovani e sostegno alle giovani famiglie
Con una scuola migliore e con meno precariato, la Famiglia per noi giovani non sarà più uno scudo ma bensì il raggiungimento di un’autonomia.
Rimbocchiamoci le maniche, conquistiamoci il futuro!