venerdì 28 gennaio 2011

I giovani del Pd al Ministro Meloni: giovani più umili? L'atto di umiltà lo faccia prima di tutto il Presidente del Consiglio e tutto il Governo: si dimettano

Questa settimana, presentando le proposte del Governo in materia di giovani, formazione e lavoro, i ministri Meloni, Sacconi e Gelmini hanno chiesto ai giovani italiani più umiltà.
Gli under30 nel PD, che già quest'estate si erano mobilitati con iniziative sul tema del merito e della selezione delle classi dirigenti per chiedere maggiore attenzione alle competenze nella scelta di candidati e nella selezione dei nuovi lavoratori, non ci stanno.
 Invitare i giovani ad essere umili dovrebbe essere l’ultima cosa da fare in un Paese che conta sui giovani. Bisognerebbe invece sostenerne l’intraprendenza, l’audacia, la voglia di creare qualcosa di nuovo, non di isolarli in un angolino dicendoli “Prima o poi verrà il tuo turno”. Cari Ministri, prima di gridare all’umiltà è giusto che interveniate in quei campi dove noi giovani possiamo dare di più, nell'segno di quell'intraprendenza che sta alla base della cultura imprenditoriale da voi stessi così spesso citata ad esempio!
Dichiara Silvia Gadda, segretario regionale dei Giovani del PD: "Chi fa politica prende decisioni che riguardano tutti noi ed è pagato con i soldi che versano i lavoratori: è inaccettabile che questo ruolo così delicato venga ricoperto da personaggi come la consigliera PDL Minetti, che non si occupano dai tantissimi cittadini onesti e competenti disponibili a lavorare seriamente nell'interesse di tutti. Il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni del PDL ci chiede di essere umili e competenti? Comincino il Presidente del Consiglio e gli eletti del PDL a dare il buon esempio, invece che chiedere sempre sacrifici a chi vive magari a Milano con 600 o 1000 euro al mese lavorando più di 8 ore al giorno senza tutele.
Al Presidente del Consiglio e al Governo chiediamo un atto di umiltà e di rispetto verso la democrazia: ammettano la gravità dei comportamenti di molti eletti del PDL e aiutino l'Italia a voltare pagina rimettendo il mandato e confrontandosi con gli elettori".

Il Governo scarica sulle spalle dei giovani tutto il problema del lavoro

I GD Lombardia commentano le nuove direttive in materia di formazione e lavoro per i giovani, lanciate e presentate questa dal Governo, specialmente dal Ministero della Gioventù, del Welfare e dell’Istruzione (Meloni, Sacconi e Gelmini). Le iniziative contengono elementi interessanti, ma scaricano tutta sui giovani la responsabilità di inserirsi in un mercato in Italia storicamente bloccato.
Spiega Marco Olivetti, responsabile Lavoro dei GD Lombardia: "Il monitoraggio trimestrale della domanda di lavoro, infatti, se usato a dovere potrebbe far diminuire la disoccupazione strutturale che in Italia è particolarmente alta per il mancato incontro tra offerta e domanda.
Ma, a parte questa iniziativa, per il resto il tentativo di far coincidere le richieste delle aziende con le capacità dei lavoratori viene fatta pesare tutti su questi ultimi: devono essere gli studenti ad adeguarsi alla domanda creatasi nel mercato. Questo potrebbe anche essere giusto se il mercato funzionasse a dovere, ma in Italia questo non è possibile. Prima di tutto, se uno studente neolaureato volesse far fruttare un’idea creando una propria start-up, per la lentezza della burocrazia, per l’enorme mole di tasse e anche per il conservatorismo del nostro sistema bancario rinuncerebbe subito. Secondo, anche tra le aziende esistenti, le regole della concorrenza non vengono sempre seguite: questo fa sì che un ricambio non ci sia e quindi si arriva all’immobilismo il quale a sua volta porta un’ingessatura del mercato del lavoro”

mercoledì 26 gennaio 2011

27 gennaio 2011- Perché ricordare?

Ricorre il 27 gennaio 2011 la Giornata della Memoria, in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.
Per la politica e per tutti noi è un momento per meditare su quanto è accaduto nel cuore dell'Europa borghese e su quanto ancora oggi in ognuno di noi riposi la responsabilità di non farlo accadere di nuovo, seppur sotto altre vesti.
"In questa giornataa di riflessione mi piace pensare a Tullia Zevi, una delle personalità più note e autorevoli dell'ebraismo italiano, prima donna eletta Presidente dell'Unione delle comunita' ebraiche italiane" commenta Silvia Gadda, Segretaria dei Giovani Democratici della Lombardia. "La sua vita e la sua persona ci raccontano cosa sono le donne nel nostro Paese e per il nostro Paese, nonostante l'immagine denigratoria e strumentale che il berlusconismo ne ha offerto in tutti questi anni. Diceva: 'Ci si deve rendere conto di cosa rappresenta la presa di potere di un regime dittatoriale e si deve amare e conservare questa democrazia che con tanta fatica abbiamo riconquistato. isogna ricordare che insieme ai sei milioni di ebrei, sono morti anche centinaia di migliaia di zingari, di omosessuali, di intellettuali e anche di oppositori politici del regime nazista, sia religiosi, sia laici'".

giovedì 20 gennaio 2011

Presidente, si dimetta! L'appello delle donne del PD

Il berlusconismo ha diffuso e continua a diffondere con orgoglio in Italia un'idea della donna come oggetto e come divertimento per uomini ricchi. Noi giovani donne del PD non ci stiamo.
La dignità delle donne e delle istituzioni non può essere ulteriormente calpestata: Berlusconi si deve dimettere.

Napolitano chiede attenzione ai giovani per il 2011. Una sfida che il PD raccoglierà

"Dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte e cercano un'occupazione, cercano una strada. Dedico loro questo messaggio, perché i problemi che essi sentono e si pongono per il futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell'Italia". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto il tradizionale messaggio, a reti unificate, di fine anno.
Nel richiamare la preoccupazione già espressa, anche in occasione del saluto con le Alte magistrature dello Stato, "per il malessere diffuso tra i giovani e per un distacco ormai allarmante tra la politica, tra le stesse istituzioni democratiche e la società, le forze sociali, in modo particolare le giovani generazioni", il Capo dello Stato ha sottolineato "l'esigenza di uno spirito di condivisione - da parte delle forze politiche e sociali - delle sfide che l'Italia è chiamata ad affrontare; e l'esigenza di un salto di qualità della politica, essendone in giuoco la dignità, la moralità, la capacità di offrire un riferimento e una guida". Ma - ha aggiunto il Capo dello Stato - a questo riguardo "voi che mi ascoltate non siete semplici spettatori, perché la politica siete anche voi, in quanto potete animarla e rinnovarla con le vostre sollecitazioni e i vostri comportamenti, partendo dalle situazioni che concretamente vivete, dai problemi che vi premono".
Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, subito ringrazia "il presidente della Repubblica per il regalo che ci ha fatto. Ci ha regalato parole di verità di cui abbiamo estremo bisogno. L'Italia ha di fronte un problema grave: unità del paese, stabilità e crescita sono obiettivi stringenti da raggiungere con una politica che rafforzi la sua dignità e il suo ruolo, producendo un impegno per le riforme e rigorosi comportamenti". "Solo in questo modo - dice ancora Bersani - libereremo la strada alle nuove generazioni e non faremo gravare sul loro futuro le nostre inadempienze. Noi raccoglieremo questa sfida positiva con rinnovata convinzione come una forza di opposizione che sente la sua responsabilità e agisce pensandosi come forza di governo e di riforme".

martedì 11 gennaio 2011

I Giovani Democratici Sondrio e lo spot del Forum Nucleare: «Siamo sicuri sia obiettivo? «Auspichiamo un no forte all'installazione di centrali nucleari sul suolo provinciale, regionale e nazionale».

* Tratto da GD Sondrio

I Giovani Democratici Sondrio intendono portare all'attenzione della popolazione provinciale lo spot del Forum sul Nucleare che ha iniziato a girare su RAI e Mediaset durante l'ultima settimana del 2010. Apparentemente è uno spot obiettivo: confrontandosi in una partita a scacchi due giocatori si interrogano su alcuni aspetti della scelta del nucleare (l'utilità, la sicurezza) e, alla fine dello spot, si scopre che i due giocatori sono in realtà la stessa persona. Metafora: ognuno di noi deve riflettere con sé stesso per poi prendere una decisione all'interno del dibattito sulla possibilità di installare nuove centrali nucleari sul territorio italiano.

 

Ma, tramite anche solo un'abbozzata analisi dello spot, questa parvenza di obiettività si incrina. È infatti uno "spot di proiezione", ovvero uno spot che, rivolgendosi ad un pubblico in maggioranza avverso al nucleare (principalmente grazie al ricordo di Chernobyl), evita di prendere esplicitamente una posizione. Ma non si risparmia di farlo implicitamente, tramite tecniche comunicative molto sottili, ma di impatto efficace.
Il "contro" usa le pedine nere mentre il "pro" usa le pedine bianche; la voce del sé "contro" l'energia nucleare è cupa mentre quella "pro" è suadente; il "contro" trascina le pedine e fa mosse "banali" (sembra anche incerto nei movimenti) mentre il "pro" è deciso, fa mosse da "chi sa giocare a scacchi" e poggia con fermezza i pezzi sulla scacchiera; il "contro" usa sempre e solo l'alfiere nero, mentre il "pro" usa il cavallo (tranne una volta l'alfiere bianco) il pezzo più riconoscibile (che ispira libertà, nobiltà, forza, natura, ecc); nel fermo immagine il se stesso a sinistra (quello "pro" bianco) e quello a destra (quello "contro" nero) anche se sono "la stessa persona" sono leggermente diversi, difatti quello a sinistra ("pro") è più "bello" che quello a "destra" (con naso a gobba e leggermente più basso del "buono", è un classico). Inoltre, sarebbe intreressante analizzare anche gli elementi di contorno (la scacchiera, la stanza) e le frasi dei due giocatori (la scambio conclusivo è di grande impatto: "il nucleare è una mossa azzardata", "oppure una grande mossa").
In conclusione, a chiunque potesse, ignorando di fatto come viene costruita la comunicazione politica e la pubblicità, bollare come irrilevanti gli aspetti propagandistici dello spot ricordiamo che
lo spot, costato circa 6 milioni di euro (dati del Sole 24 ore), è sponsorizzato dal Forum Nuclare.
Il Forum Nucleare è un'associazione no-profit, tra i cui soci figurano Edf (Électricité de France, compagnia francese fornitrice di energia elettrica, impegnata fortemente nel nucleare), Enel (La nostra principale fornitrice di energia elettrica), Gdf (Gaz de France, società francese che opera nell'energia), Suez (società francese che opera nell'energia), Techint (società che si occupa di impianti), Terna (società responsabile della trasmissione dell'energia elettrica in Italia) e Westinghouse (compagnia elettrica). Risulta arduo pensare che questi soggetti abbiano speso 6 milioni di euro solo per la obiettiva sensibilizzazione della popolazione.
I GD della provincia auspicano un atteggiamento coerente, da parte di chi ha costruito il proprio successo elettorale sulla difesa incondizionata degli interessi particolaristici del proprio territorio, nel dire un no forte all'installazione di centrali nucleari sul suolo provinciale, regionale e nazionale.


Simone Benazzo

Resp comunicazione Gd Sondrio


Giuseppe Bufalino
Resp Ambiente GD Lombarda