venerdì 29 ottobre 2010

Sognare con le gambe, si può. Speriamo siano gambe giovani

Il 25 ottobre 2010, ad un anno dalla sua elezione come segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani sceglie di passare il pomeriggio a confronto con 150 Giovani Democratici venuti a Roma, presso il Teatro Adriano, da ogni regione d’Italia.
La scelta è già di per sé fortemente significativa e segna una svolta molto netta poiché pone finalmente al centro della riflessione politica il problema delle prospettive delle nuove generazioni. I Giovani Democratici hanno così la propria occasione per confrontarsi direttamente con il segretario del proprio partito, ponendogli numerose domande e soprattutto presentando delle proposte concrete su retribuzione degli stage, riforma delle professioni e accesso alla casa per i giovani.
Non ci sono slogan e non si parla di una volgare rottamazione. Si parla di un rinnovamento intelligente all’interno del Partito, volto a premiare il merito di quei numerosi giovani che, pur lontano dai riflettori e dal clamore dei media, sono riusciti a mostrare il proprio valore non soltanto a parole.

mercoledì 27 ottobre 2010

TALKING ABOUT MY GENERATION a Roma per parlare di lavoro e occupazione. Trovando delle soluzioni


Tre giorni per “parlare della nostra generazione”. Per confrontarci con i nostri colleghi e coetanei europei, e non solo, su alcune delle tematiche che più affliggono la società contemporanea ed in particolare il mondo giovanile: il precariato, il diritto allo studio, al lavoro e la pensione, la protezione e l’inclusione sociali. Si è tenuta dal 15 al 17 ottobre presso il centro congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma la “Conferenza Internazionale su lavoro e occupazione per i giovani in Europa”, organizzata da Ecosy (European Community of Socialist Youth), PD, GD, dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, da Italiani Europei e dalla Fondazione di Studi Progressisti Europei (FEPS).
Una tre giorni intensa, in cui la delegazione lombarda presente ha approfittato non solo per “parlare della nostra generazione”, ma anche e soprattutto per parlare “alla” nostra generazione. Tanti i momenti di confronto soprattutto con i delegati provenienti dall’estero (oltre ai rappresentati dell’Unione Europea è giunta nella capitale anche una delegazione dei Giovani Democratici degli Stati Uniti), interessanti proprio perché focalizzate su un problema comune, la disoccupazione e il lavoro precario, affrontato in contesti e basi di partenza talvolta molto diversi. Che però colpisce indistintamente tutti i Paesi, dentro e fuori l’UE: attualmente sono più di cinque milioni i giovani senza lavoro in Europa. Urgono delle soluzioni concrete, attuate e coordinate a livello comunitario. Concordi nell’affermarlo tutti gli ospiti e relatori di livello internazionale presenti alla conferenza: da Philip Cordery a Maria Joao Rodrigues, da Cesare Damiano a Massimo D’Alema e Zita Gurmai, ognuno ha illustrato le proposte per affrontare la crisi occupazionale. Tra queste anche la creazione di una tassa sulle transazioni finanziarie, la cui necessità è stata sottolineata in più occasioni e grazie alla quale verrebbero recuperati molti fondi da investire nella spesa sociale.
Come torniamo? Preoccupati, perché nonostante il Governo cerchi di nascondere la crisi (“Tremonti dice che i dati sono ansiogeni e non li vuole analizzare – commenta D’Alema – Ecco. Si faccia venire un po’ di ansia, magari può esserci utile) i numeri parlano chiaro. Ma torniamo anche consapevoli che i primi a dover e poter cambiare la situazione siamo noi, e che non siamo certo soli: abbiamo conosciuto tanti ragazze e ragazzi europei con i nostri stessi problemi e ideali. È con loro che dobbiamo lavorare e lottare per i diritti nostri e delle generazioni future, perché l’Europa non è parte del problema ma parte della soluzione, e perché “invecchiare inizia quando si smette di sognare” (G. Pittella) e “if you want another future, you need to figh” (M.J. Rodrigues).

Ps: Speciale menzione per “Génération précaire”, associazione nata in Francia nel 2005 e che lotta per la remunerazione degli stage. Abbiamo passato molto tempo con le sue due rappresentanti giunte a Roma e abbiamo posto le basi per la creazione di un network europeo contro lo sfruttamento dei tirocinanti: loro hanno ottenuto una paga minima in Francia, chissà che riusciremo a farlo anche in Italia?

Una Giornata da Parlamentare.. (Made in GD Sondrio)

I Giovani Democratici di Sondrio propongono sabato 30 ottobre alle ore 17 alla Sala Ambrosetti delle Scuole Medie Vanoni di Morbegno un incontro con la giovane parlamentare comasca Chiara , 30 anni, laureata nel 2003 presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed eletta alla Camera dei Deputati nell'aprile 2008.
L'incontro si pone come una possibilità di dialogare con una parlamentare, apprendendo da chi direttamente ci lavora il funzionamento del Parlamento e le sue dinamiche di dibattito interno. Inoltre, in un momento come questo dove il ruolo, l'indipendenza e l'autonomia del Parlamento vengono messi in forte discussione da alcune forze politiche, i GD di Sondrio intendono aggiungere  anche la loro voce al coro di chi chiede una reale democrazia, ricordando che è sul dialogo che si basa l'attività politica. Nutriamo infatti una fortissima sfiducia verso il sistematico ricorso alla fiducia per silenziare opposizioni in nome di quel "fare efficiente" che ai nostri occhi appare solo un "fare per fare", impegnato più a "far vedere" tramite la propaganda che a risolvere le questioni di interesse pubblico. Nell'ottica di ribadire il primato del dialogo, l'on. Chiara Braga sarà disponibile a rispondere a qualsiasi richiesta di delucidazioni sul tema che provenga dai partecipanti.
Cogliamo, infine, l'occasione per invitare all'incontro, alle ore 17 alla Sala Ambrosetti delle Scuole Medie Vanoni di Morbegno, tutte le persone che ritengano necessario provare a capire qualcosa del complesso funzionamento del nostro Parlamento.

Giovani Democratici di Sondrio

domenica 24 ottobre 2010

Hai delle domande per Bersani? Ora puoi fargliele!

Il 25 Ottobre, il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, incontrerà i giovani del PD alle ore 16,30, al Tempio di Adriano (piazza di Pietra, a Roma). L’appuntamento, che si svolge ad un anno esatto dalle primarie, sarà l’occasione per fare il punto sul partito e per confrontarsi sui principali temi dell’attualità politica. Il segretario del Pd incontrerà 150 giovani del partito e risponderà alle loro domande. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta tv su Youdem, canale 813 di Sky, e in streaming sul sito www. Youdem.tv

Fate le vostre domande nei commenti o inviando un sms al 345-6504116 o scrivetela su pdnetwork: http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=2553698


mercoledì 20 ottobre 2010

Nucleare? Le bugie di Formigoni e la scommessa mancata delle energie rinnovabili

Il neo-ministro Paolo Romani rimette in pista la questione di una centrale nucleare in Lombardia. Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, si dice disponibile. Ma, non è lo stesso Roberto Formigoni che in campagna elettorale aveva dichiarato: "Il nucleare? Mai in Lombardia."? Proprio lui. E oggi, a urne chiuse e comodamente insediato sulla più alta poltrona, ha cambiato idea.
"Un atteggiamento opportunista e servile" commentano Silvia Gadda, Segretaria dei Gd lombardia, e Giuseppe Bufalino, esperto delle tematiche ambientali per i giovani del PD. "Oggi ci svegliamo con la favola del nucleare che ritorna all’attenzione. Ci svegliamo con la prospettiva di una centrale nucleare in Lombardia (le zone possibili del sito sono: lungo il Po tra Cremona e Mantova oppure nell’alto lago di Como) e sorprendentemente il presidente Formigoni non muove un dito per smentire o prendere una posizione netta contro il nucleare in Lombardia".
I Giovani Democratici della Lombardia prendono una posizione netta non solo contro il nucleare in Lombardia (uno dei problemi del nucleare sarà anche quello di superare la sindrome NIMBY Not In My Back Yard), ma soprattutto contro questo progetto scellerato di sviluppo economico ed energetico della destra che punta sulla reintroduzione del nucleare e dimentica di investire seriamente sulle energie rinnovabili.

I Giovani Democratici della Lombardia dicono un No deciso e motivato al ritorno del nucleare in Italia!
No al nucleare inutilmente costoso quando con gli stessi soldi si potrebbe investire da subito su energie rinnovabili e il loro potenziamento nel territorio Nazionale!
No al nucleare perché non siamo disposti a pensare a uno smaltimento dei rifiuti tossici  gestito come lo smaltimento dei rifiuti di Napoli.
agli investimenti sulla ricerca, unica strada per sviluppare sistemi sicuri e efficienti per la produzione dell'energia.
al risparmio energetico come obiettivo per il rispetto dell'ambiente e il miglioramento delle condizionidi vita di tutti noi.
a una pianificazione europea della produzione di energia per valorizzare le strutture già esistenti e massimizzarne al resa.
Come Giovani Democratici della Lombardia pretendiamo di avere un Italia al passo degli altri paesi europei e gli USA, un paese che investa più sulle energie rinnovabili, sulle risorse ambientali del territorio e che attui una politica coraggiosa improntata alla green economy. E non un paese e un governo che si nasconda dietro favole e grandi bugie.

sabato 16 ottobre 2010

23-24 ottobre: scuola di formazione politica GD Bergamo

“QUALE FEDERALISMO VOGLIAMO? DI COSA HANNO BISOGNO GLI ENTI LOCALI?” Su questi argomenti si baserà il corso di formazione politica organizzato dai Giovani Democratici di Bergamo, che si svolgerà a Clusone presso la Casa dell'orfano sabato 23 e domenica 24 ottobre. I costi di partecipazione sono molto vantaggiosi: la due giorni, completo di pranzo e cena sabato, letto e colazione domenica richiede un contributo di 25 euro per gli under 30, 35 euro per gli over 30.

Ecco il programma completo del corso:

SABATO 23 OTTOBRE (“parte tecnica”)
9:15 – Accreditamenti e assegnazione camere da letto
9:45 – Saluti iniziali di Davide Casati (segretario provinciale GD Bergamo) e Silvia Gadda (segretario regionale GD Bergamo), Roberto Tomaselli (membro della segreteria provinciale GD)
10:15 – Il Bilancio dei Comuni – relatore: dott. Francesco Bergamelli (responsabile ufficio ragioneria del Comune di Torre Boldone)
11:00 – la situazione economica dei Comuni lombardi e bergamaschi: quali criticità? Quali opportunità? – relatori: dott. Pierattilio Superti (Segretario Generale di Anci Lombardia) e dott. Angelo Brolis (già Direttore Generale del Comune di Bergamo)
12:45 – pranzo
14:30 – i riflessi del federalismo fiscale sulla società (solidarietà, sussidiarietà, responsabilità, ecc.) – relatore: dott. Martino Doni (Università di Bergamo)
15:15 – quali provvedimenti legislativi approvati o in fase di approvazione relativi al federalismo? Quali saranno le ricadute economiche sugli enti locali? – relatore – on. Marco Causi
16:45 – intervento di analisi e riflessione sul federalismo e su quanto emerso durante tutta la giornata – relatore: dott. Giulio Caio (Università di Bergamo)
17:30 – dibattito
19:30 – cena
22:30 – serata conviviale e di divertimento

DOMENICA 24 OTTOBRE (“parte politica”)
9:00 – colazione
9:45 – tavola rotonda con: Davide Zoggia (Responsabile Nazionale PD Enti Locali), Gabriele Riva (Segretario Provinciale PD), On. Antonio Misiani, On. Giovanni Sanga, Virginio Brivio (Sindaco di Lecco) - coordina: Roberto Tomaselli (membro della segreteria provinciale GD)
12:30 – saluti e ringraziamenti di Davide Casati (segretario provinciale GD Bergamo) e Caterina Santachiara (resp. Regionale Formazione GD Lombardia)

Shock this world: music festival organizzato da GD Mantova

martedì 12 ottobre 2010

Scuola superiore: fondi per le strutture e le nuove tecnologie, invece di progetti paramilitari come "Incontro Esercito Scuola"

Continua a far discutere il progetto siglato il 5 ottobre 2009 da Regione ed Esercito e fortemente sponsorizzato dai ministri Gelmini e La Russa. L’iniziativa, che prevede sei incontri addestrativi in 38 scuole secondarie superiori lombarde, ha suscitato diverse polemiche: in principio infatti il documento doveva svilupparsi lungo cinque direzioni ovvero progetti di solidarietà internazionale in collaborazione con alpini e volontariato; educazione alla salute; lettera a un caduto per la Patria; ricerca storica e progetto “Allenati alla vita”, che prevedeva lezioni teoriche con un successivo training day mirato soprattutto alla gestione delle emergenze di Protezione civile. Di tutto questo non c’è traccia, le tematiche delle lezioni, indicate sul sito delle forze armate, sono di tutt’altra natura: cultura militare, topografia ed orientamento, diritto costituzionale, armi e tiro, sopravvivenza in ambienti ostili, difesa nucleare, batteriologica e chimica, trasmissioni, bls e primo soccorso, mezzi dell’esercito e superamento ostacoli. Sulla questione sono intervenuti Sara Valmaggi e Fabio Pizzul del PD, dando voce a un gran numero di docenti e genitori in forte disaccordo con il progetto in discussione. “A fronte dei tagli inaccettabili che le scuole lombarde stanno subendo a causa delle scelte del Governo nazionale e degli altri risparmi previsti sul sistema di istruzione lombardo che si assesteranno sul 40% dei fondi disponibili, così come anticipato dal presidente Formigoni – commenta Valmaggi – riteniamo sia necessario fare chiarezza sui contenuti e sui costi del progetto “Allenati alla vita”. Un intervento nato come sperimentazione dell’Ufficio scolastico regionale per contrastare il fenomeno del bullismo, che per quest’anno scolastico pare sia degenerato in attività di stampo paramilitare, le quali ci sembra abbiano poco a che fare con l’educazione alla convivenza civile”. Della stessa opinione è Pizzul che chiosa: “Riesce difficile comprendere come un percorso così ricco e stimolante possa essere stato trasformato in una proposta con chiare derive di stampo paramilitare. C’è da augurarsi che Regione Lombardia possa far valere la sua autorevolezza per riportare il progetto nell’alveo delle positive e condivisibili intenzioni iniziali”.

Scuola: dalla protesta alla proposta. le idee dei giovani

Il Governo non affronta i problemi cronici della scuola pubblica e li peggiora con 8 miliardi di tagli ai servizi e 132.000 persone in meno tra insegnanti e ata. Intanto in Lombardia i fondi vanno alle scuole private che solo pochi possono permettersi e i soldi si sprecano per attività di stampo militare, come il progetto Allenati per la vita. Dichiara Silvia Gadda, Segretaria regionale dei Giovani Democratici. "Non pensiamo che la Scuola vada cambiata e portata al passo con i tempi: la vogliamo seria, aperta, interattiva, davvero utile per il lavoro e per la vita. Non serve tagliare a caso, il fatto è usare meglio le risorse. Se vogliamo che la scuola funzioni servono più servizi meglio organizzati e di maggiore qualità. Siamo in piazza non per protestare, ma per proporre. Vogliamo cambiare la scuola e sappiamo come farlo!".


PROPOSTE GD PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

gli studenti
>> aule sicure, luminose e funzionali, riscaldamento in funzione, spazi aggregativi nella scuola
>> scuole aperte tutto il giorno e tutto l’anno
>> meno ore di lezione frontale e più laboratori e attività di gruppo, più attenzione alle competenze per il mondo globale (più ore di inglese, informatica e comunicazione web, arti e linguaggi visuali)
>> percorsi differenziati in base agli interessi personali, alle capacità, alle carenze
>> più opportunità di studio e lavoro all'estero fin da piccoli
>> più spazio agli studenti nelle decisioni e nelle scelte educative

gli insegnanti
>> cambiare il modo di reclutare, formare, valutare e riconoscere la professionalità dei docenti, che sono i veri attori del cambiamento
>> più giovani docenti nella scuola

le teconologie
>> una scuola al passo con i tempi: potenziare i laboratori, connessione a internet wi-fi e computer nelle classi
>> promuovere l’uso didattico delle nuove tecnologie attraverso un piano di formazione dei docenti

federalismo e autonomia
>>   reale potere di scelta alle scuole, garantendo il raggiungimento di traguardi di qualità definiti dallo Stato per tutto il territorio nazionale
>> personale e risorse economiche certe per ciascuna scuola e in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico