sabato 28 novembre 2009

Legge non potabile. Diciamo no alla privatizzazione dell'acqua


Oggi la Camera dei deputati ha votato la fiducia al Governo sul decreto “salva- infrazioni” che contiene la riforma dei servizi pubblici locali, compresa la gestione dell’acqua.
Hanno votato 590 deputati e il governo ha ottenuto 320 sì, contro i 270 no dell'opposizione.
PDL e LEGA danno il via libera alla privatizzazione di un bene comune primario.
Le prime forme di condivisione democratica sono nate nella dimensione delle comunità locali dove, oltre ad una comunità di destini, vi era la gestione diretta dell’acqua e delle altre risorse territoriali. Oggi questa gestione viene sottratta ai cittadini senza nemmeno la possibilitòà per il parlamento di discutere le nuove norme.
"Con la fiducia si dà il via libera a una norma che consegnerà il business dell'acqua a quattro o cinque multinazionali, impedendo ogni efficace controllo pubblico sui criteri d'uso, sul prezzo, sulla tutela di un bene comune come le risorse idriche" dichiara Silvia Gadda, segretaria regionale dei Giovani democratici. "Abbiamo seguito il Forum dell'Acqua, ci siamo mobilitati nel consiglio regionale lombardo a fianco del Pd e negli anni precedenti sostenuto prima nell'Unione e poi nel PD la necessità che il servizio idrico rimanesse patrimonio comune e pubblico. Oggi è necessario essere ancora più fermi in questa battaglia fondativa di un Paese democratico".

mercoledì 18 novembre 2009

Privatizzano anche l'acqua! Il no del PD

Privatizzano anche l'acqua! Il no del PD
Da Berlusconi regalo da 8 miliardi di euro a grandi aziende e multinazionali: il monopolio dell'acqua
 
Avere l'acqua a dispozione è un diritto. Mentre il mondo e le organizzazioni internazionali si preoccupano di far sì che la più preziosa delle risorse sia fruibile dall’intera popolazione mondiale, il governo, neanche a dirlo, rema controcorrente e si avvia invece alla sua privatizzazione. La politica dell’”acqua al migliore offerente”, argomento chiave del decreto-salva infrazioni votato e approvato ieri dal Senato, è stata arginata dall’emendamento PD, inserito all’ultimo minuto nel testo. “L’acqua è di proprietà dello stato”: poche parole che però riescono nell’impresa di limitare la mercificazione selvaggia voluta dal ministro Ronchi, ideatore del decreto.
Un giro d’affari da 8 miliardi. Nonostante la modifica, il testo rimane potenzialmente pericoloso e rischia di spingere le aziende del settore ad una febbrile caccia all’oro che penalizzerebbe pesantemente i consumatori. Vediamo perché.
Al momento in Italia la rete idrica è coperta da circa 110 gestori, divisi per ambiti territoriali ottimali. Di questi ben 64 sono a capitale pubblico e servono metà della popolazione, il resto è a capitale misto o privato. La riforma di ieri cancella ogni regola e apre alla privatizzazione selvaggia. Si consente la gestione a società “in ogni forma costituite”. Non è tutto, il privato deve possedere una quota corrispondente ad “almeno il 40% della società” e spetterà a lui l’ultima parola sugli investimenti. In sostanza il pubblico diventerà un’ospite poco gradito.
È ovvio che i un sistema così articolato, la logica di mercato avrà la meglio sulla volontà di garantire a tutti un diritto, quindi si può prevedere realisticamente che le società decidano di massimizzare i profitti gonfiando le tariffe. Quanto ci guadagnano le aziende private? Si stima, in difetto, che il gioco al rialzo potrebbe fruttare in 10 anni ben 8 miliardi di euro.
Che fine fanno gli enti pubblici? A loro resta una quota che non potrà superare il 40%, pochi poteri e praticamente nessuna possibilità di contrastare gli interessi dei grandi gestori privati italiani. Inoltre la riforma spalanca le braccia alle multinazionali, come le francesi Veolia e Suez, impazienti di accaparrarsi altre zone del territorio. L’Antitrust già parla di “monopoli pubblici sostituiti da monopoli privati”.
Sindaci ribelli. Insomma, in generale la prospettiva di grandi aziende con in mano le chiavi del proprio rubinetto non piace a nessuno, ma in particolare non entusiasma chi da decenni lotta col problema della scarsità idrica. Per questo un centinaio di sindaci siciliani si sono coalizzati per risolvere il problema alla fonte: non consegneranno le chiavi degli acquedotti a gestori privati. La Sicilia, uno dei pionieri della privatizzazione idrica fin dal 2005, sa cosa vuol dire ridurre un necessità primaria all’interesse di pochi e soprattutto sa quanto i traffici miliardari concentrati nelle mani di un numero ristretto di imprenditori possa far gola a Cosa Nostra. Il braccio di ferro fra i sindaci irriducibili e la regione si è spesso evoluto nell’invio di qualche commissario, non proprio irreprensibile. È il caso dell’ingegnere Rosario Mazzola, commissario per l’Ato di Palermo e allo stesso tempo consigliere per alcune società che controllano Acque potabili siciliane…coincidenza o piccolo caso di conflitto d’interessi?

domenica 4 ottobre 2009

Messina: cordoglio per le vittime dell'alluvione

E' di 28 il numero delle vittime accertate della tragica alluvione che ha colpito la provincia di Messina e in particolare il comune di Gianpilieri. I Giovani Democratici della Lombardia esprimono il loro più profondo cordoglio e si stringorno attorno alle vittime di questo disastro purtroppo annunciato. "La causa scatenante le forti alluvioni è stata certamente l'elevata intensità di eventi meteorici, ma non può non essere presa in considerazione la leggerezza di alcune scelte territoriali, che si sono rilevate determinanti negli effetti provocati dal dissesto idrogeologico. Scelte che hanno fatto sì che il degrado dei corsi idrici del messinese diventasse un fenomeno ormai generalizzato e diffuso capace di provocare un vero e proprio disastro". Queste parole sono contenute negli atti dell'inchiesta che la procura di Messina mise in campo dopo l'alluvione nel 2007, che colpì la stessa zona e mise già allora in evidenza la crititicità idro-geologica del territorio pur senza creare vittime. Purtroppo oggi l'abusivismo edilizio, la non curanza per l'ambiente circostante hanno portato a questa catastrofe,  che solamente in parte è dovuta ad un eccezionale evento atmosferico. Noi crediamo invece che il rispetto per la legalità e la tutela dell'ambiente avrebbero senza dubbio risparmiato altri lutti e dolori ad una terra già duramente colpita e provata.

martedì 12 maggio 2009

"Mi piace se ti muovi"promozione campagna a Radio Navigli

>> Radio dei Navigli <<Martedì 12 maggio alle ore 21 Silvia Gadda (segretaria regionale GD) e Giuseppe Bufalino (resposanbile regionale per l'ambiente GD) parteciperanno al programma radiofonico "Il mondo a 360 gradi" intervistati da Antonio Rinaldi.
Tra i vari punti verrà presentata la campagna di comunicazione dei Giovani Democratici della Lombardia "Mi piaci se ti muovi" sulla mobilità e la campagna tematica "Via col verde" su sviluppo sostenibile e green economy.
>> http://www.radiodeinavigli.com

giovedì 12 febbraio 2009

M'illumino di meno: GD Lombardia aderisce all'iniziativa!!

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar, il noto programma di Radio2 in onda tutti i giorni dalle 18 alle 19.30, lancia per il 13 febbraio 2009 M'illumino di meno, una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico. Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio. L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2008 dalle ore 18.  Nelle precedenti edizioni M'illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un'allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio. I Giovani Democratici della Lombardia aderiscono a questa importante campagna di sensibilizzazione su una tematica di grandissima importanza come il risparmio