lunedì 22 novembre 2010

22 novembre 2010, Sciopero nazionale della cultura

Sapere e cultura sono un diritto delle persone, perché è un diritto di ogni essere umano imparare a conoscere i propri limiti e i propri punti di forza, avere gli strumenti e gli stimoli per mettere a frutto le proprie potenzialità, poter migliorare le proprie competenze e vivere al megliol apropria vita.
Sapere e cultura sono una risorsa per l'Italia. Sono pilastri fondamentali per costruire una società coesa, pacifica, aperta, perché ci insegnano ad essere persone libere, aperte all'innovazione, autorevoli nelle nostre idee ma consapevoli del valore delle differenze, responsabili nelle nostre scelte verso noi stessi e verso gli altri.
Sono il motore dello sviluppo, perché significano creatività e capacità di innovare, disponibilità ad adattarsi ad ambienti nuovi e a trasformare gli imprevisti in occasioni, coraggio di rischiare e imprendere, disegnando il presente e il futuro.
Il Governo pensa che di tutte queste cose l'Italia non abbia bisogno.
Noi pensiamo di sì.
Vogliamo per tutti gli uomini e le donne del mondo la possibilità di costruirsi una vita libera, autonoma, ricca e vissuta in pace. Una vita che valga la pena di essere vissuta. E ci lavoriamo tutti i giorni.