mercoledì 6 febbraio 2013

Ancora un giorno per fermare il DM Profumo sul Diritto allo Studio.


Siamo sconcertati di fronte alla scelta del Ministro Profumo di accelerare l'approvazione del Decreto Ministeriale sui Livelli essenziali delle prestazioni e dei requisiti di eleggibilità per il diritto allo studio.*
Le motivazione del nostro sconcerto e della nostra disapprovazione sono principalmente 2, una di metodo e di opportunità politica ed una di merito. Un governo dimissionario, a camere sciolte nel bel mezzo di una campagna elettorale non ha la legittimità politica per agire riguardo una questione di questa rilevanza che potrebbe compromettere le scelte di vita di molti studenti del nostro Paese. La scelta contenuta nel progetto presentato andrebbe a ridurre ulteriormente il numero assoluto delle persone beneficiarie di borse di studio, in uno stato che già ad oggi copre con l'erogazione di borse un numero bassissimo di studenti rispetto al resto degli stati europei (l'Italia copre solo il degli studenti 9%, rispetto al 25,6% della Francia, il 30% della Germania e il 18% della Spagna). Pensiamo di non poterci più permettere passi indietro sul fronte delle coperture economiche per il diritto allo studio, perché andrebbe ad aumentare ulteriormente un livello di ingiustizia sociale già fin troppo alto nel nostro Paese. Perché restringere i criteri di merito in un momento come questo rischia di essere semplicemente l'ultima di un serie di manovre di sfondo classista che si stanno portando avanti, chi vive con una borsa di studio molto spesso per pagarsi realmente tutti i servizi di cui ha bisogno deve fare lavori saltuari che inevitabilmente fanno perdere una condotta accademica perfetta. Vorremmo chiedere alla nostra giunta anch'essa dimissionaria di andare in conferenza delle regioni e votare con un parere contrario questo decreto, pur temendo che la nostra richiesta rimarrà inascoltata. Riterremmo però una scelta di buon senso almeno quella di non partecipare alla discussione ed alla votazione, per una maggioranza politica dimissionaria sepolta dagli scandali di 'ndrangheta ci sembrerebbe il minimo.










Giovani Democratici Lombardia  

Rete Universitaria Nazionale