Se il futuro di una nazione è in gran parte determinato dal grado di istruzione dei suoi cittadini, allora nelle nostre università si gioca gran parte del nostro domani. Il governo di quelli che dovrebbero essere microcosmi di saperi non è meno impegnativo, contorto, difficile di quello a cui, come giovani che fanno politica, lentamente ci approcciamo. Se pensiamo ai decenni di lotte studentesche che ci hanno preceduti e alle battaglie più recenti, possiamo subito capire come abbiano lasciato tante problematiche irrisolte, ma anche come abbiano portato a tante vittorie. Una su tutte è l'introduzione della componente studentesca negli organi di governo delle università, lascito di quella che potremmo chiamare la madre di tutte le contestazioni, quella del 1968.
Non è una conquista di poco valore. Il futuro delle nostre università, il nostro futuro, non è deciso solo da eclatanti proteste e disegni di legge inaccettabili, ma anche da una miriade di decisioni quotidiane, purché piccole. Uno studente conosce forse più di tutti le problematiche dell'Università che frequenta. Sembra banale, ma non lo è. Il poter dire la nostra su argomenti solo apparentemente piccoli come una ripartizione sbilanciata dei crediti tra le materie oppure la necessità di una più mirata attività pratica che prepari davvero al mondo del lavoro, possono fare la differenza. La possibilità di denunciare un professore che fa battute razziste a lezione, sicuramente fa la differenza.
Certo, il più delle volte i buoni propositi si scontrano con interessi e logiche più grandi di un ragazzo che possiede nient'altro che buona volontà e buona preparazione, ma non può essere un motivo per scivolare nell'indifferenza.
Fare politica vuol dire anche interessarsi in modo propositivo a ciò che ci accade intorno e, come universitari, questo vuol dire impegnarsi nella rappresentanza o comunque riconoscere il suo ruolo e dare il proprio personale contributo, anche solo andando a votare.
Come Giovani Democratici è nostro dovere prendere atto della passione e dell'impegno con cui numerosi di Noi, anche all’interno di reti di associazionismo universitario, hanno lavorato e stanno lavorando in questi anni, riconoscere i loro sforzi come fratelli delle lotte che portiamo avanti ogni giorno con la nostra organizzazione.
Vi invito quindi a far sì che la vostra volontà di partecipazione prevalga ancora una volta sull'indifferenza comune e vi spinga ad andarli a votare nelle prossime settimane, così da mettere un po' del nostro impegno e delle idee dei GD nel tentativo di contribuire alla creazione, un passo alla volta, di un'università più giusta, democratica e a misura di studente.
Il 15 e 16 maggio si vota nell’università di Brescia e rinnoviamo anche quest’anno il nostro appoggio alla lista “Studenti Per” che da anni difendono i diritti degli studenti in tutti gli organi accademici e vedono un costante rapporto con i Giovani Democratici di Brescia da sempre impegnati all’interno dell’associazione universitaria.
Inoltre
Il 23-24 maggio si vota a Milano nell’Università degli studi di Milano e ci impegniamo come sempre per portare anche in Statale i nostri valori di sinistra e di una rappresentanza al Servizio degli studenti.
Cogliamo l’occasione per fare un grande in bocca al lupo al nostro compagno di esecutivo regionale GD Lombardia Pierluigi Costelli candidato al Senato Accademico per la lista (completamente autonoma dalla nostra organizzazione) Unisi'-Uniti a Sinistra.
Il più grande in bocca al lupo va chiaramente a tutti i Giovani Democratici della Lombardia candidati .
Mi raccomando,
Andate a votare per essere Partigiani della Conoscenza,Costruttori di Libertà!!!
Buon Voto