sabato 28 novembre 2009

Legge non potabile. Diciamo no alla privatizzazione dell'acqua


Oggi la Camera dei deputati ha votato la fiducia al Governo sul decreto “salva- infrazioni” che contiene la riforma dei servizi pubblici locali, compresa la gestione dell’acqua.
Hanno votato 590 deputati e il governo ha ottenuto 320 sì, contro i 270 no dell'opposizione.
PDL e LEGA danno il via libera alla privatizzazione di un bene comune primario.
Le prime forme di condivisione democratica sono nate nella dimensione delle comunità locali dove, oltre ad una comunità di destini, vi era la gestione diretta dell’acqua e delle altre risorse territoriali. Oggi questa gestione viene sottratta ai cittadini senza nemmeno la possibilitòà per il parlamento di discutere le nuove norme.
"Con la fiducia si dà il via libera a una norma che consegnerà il business dell'acqua a quattro o cinque multinazionali, impedendo ogni efficace controllo pubblico sui criteri d'uso, sul prezzo, sulla tutela di un bene comune come le risorse idriche" dichiara Silvia Gadda, segretaria regionale dei Giovani democratici. "Abbiamo seguito il Forum dell'Acqua, ci siamo mobilitati nel consiglio regionale lombardo a fianco del Pd e negli anni precedenti sostenuto prima nell'Unione e poi nel PD la necessità che il servizio idrico rimanesse patrimonio comune e pubblico. Oggi è necessario essere ancora più fermi in questa battaglia fondativa di un Paese democratico".